Sono più di 300.000 le opere conservate nei musei e nei depositi delle Gallerie fiorentine afferenti al Polo museale fiorentino. Dal 1970, l’Ufficio ricerche della Soprintendenza, attualmente direto da Maria Sframeli, oltre e a offrire una ricchissima documentazione storica e iconografica delle opere conservate nelle Gallerie, conserva anche i principali inventari, molti dei quali digitalizzati.
In particolare, questo sono gli inventari già disponibili online:
Inventario 1890: si tratta di uno strumento fondamentale per le ricerche sulle opere delle gallerie fiorentine, indispensabile a chiunque effettui degli studi in questo ambito. L’Inventario 1890 conta circa 11.000 voci, in prevalenza dipinti, conservati nei musei statali fiorentini o concessi in deposito a enti ecclesiastici o istituzioni pubbliche (ambasciate, prefetture, Camera dei Deputati, Senato della Repubblica ecc.).
Inventario Palatina: redatto nel 1912, descrive e documenta l’allestimento delle opere pittoriche (887 fra dipinti e miniature) esposte nelle sale della Galleria Palatina di Palazzo Pitti. E’ a se stante rispetto a quello del 1890, poiché annovera solo le opere destinate alla quadreria Medicea del palazzo.
Inventario Gemme: pietre dure, gioielli, cammei e intagli, prevalentemente custoditi presso il Museo degli Argenti. La collezione è fra le più prestigiose al mondo per la qualità artistica delle opere e per i materiali utilizzati.
Inventario delle Robbiane (Bargello), custodite per la maggior parte dei casi presso il Museo Nazionale del Bargello, comprende opere autografe di Luca, Andrea e Giovanni e numerosi esemplari realizzati nella loro bottega. Oltre ai celebri bassorilievi in terracotta invetriata sono presenti nella collezione anche rari esempi di sculture a tutto tondo.
In tutti gli inventari possono essere effettuate ricerche per numero e per autore (anche tramite la lista d’autorità). Una funzionalità di ricerca avanzata consente di ricercare le opere per localizzazione, oggetto, mostre, ambito, cronologia sia digitando una parola sia il testo completo. Un’applicazione consente di sfogliare i singoli documenti, ingrandendo le immagini.
Le possibilità di ricerca sono inoltre arricchite dal confronto tra le opere d’arte e la documentazione di riferimento, contenente informazioni sulle attribuzioni più recenti, i passaggi di collocazione, i restauri, i precedenti inventari, le mostre dal 1865 a oggi, la documentazione fotografica.
La singola opera trovata può essere aggiunta a un elenco di preferiti.
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