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Archive for the ‘Conservazione a lungo termine’ Category

La conservazione digitale ha un nuovo punto di riferimento italiano, il Centro italiano sulla conservazione digitale. Nato per iniziativa del CINI, il Consorzio Interuniversitario Italiano per l’Informatica, nell’ambito delle attività del progetto europeo sulla conservazione digitale APARSEN (Alliance for Permanent Access to the Records of  Science in Europe Network), il Centro è finalizzato a raccogliere documenti, materiale didattico, pagine di approfondimento, normativa, raccomandazioni e standard con specifica attenzione per le esigenze e gli interessi della comunità nazionale che si occupa di archivi digitali in ambito pubblico o privato.

Rispetto ad altre nazioni l’Italia ha avuto pionieristico nel regolamentare la gestione di oggetti digitali (si pensi alla firma digitale, al protocollo informatico, alla PEC), la qual cosa ha comportato la definizione di una normativa specifica. È anche questa la ragione per cui si è scelto di strutturare il portale di informazione del Centro in lingua italiana, nonostante l’inglese sia la lingua veicolare di questa specifica comunità scientifica. Non mancano però paralleli con la situazione e la normativa di altri paesi europei e non – la Francia, il Regno Unito, l’Australia e gli Stati Uniti – e un inquadramento delle iniziative di entità sovranazionali come ad esempio la Commissione europea.

Il sito è nella sua prima versione ed è in corso di arricchimento da parte dei suoi curatori, Silvio Salza e Maria Guercio dell’Università degli studi di Roma “La Sapienza”, che possono essere contattati da chi ha interesse a collaborare.

Un’altra importante iniziava istituzionale italiana in tema di conservazione digitale è il Servizio nazionale coordinato di conservazione e accesso a lungo termine per le risorse digitali accessibile tramite il sito www.depositolegale.it.

Il deposito legale, cioè la consegna obbligatoria delle pubblicazioni negli istituti depositari da parte dei soggetti previsti dalla legge (DPR 252/2006), è lo strumento normativo che  consente la raccolta e la conservazione dei diversi prodotti in archivi nazionali e regionali. Nel testo rinnovato della legge è stato inserito  anche l’obbligo del deposito per le opere native digitali (born digital). Il sito dedicato al deposito legale del digitale è un punto di riferimento operativo attraverso il quale è possibile depositare le tesi di dottorato in formato digitale presso le biblioteche nazionali centrali di Firenze e Roma e, per gli editori, sperimentare il deposito legale nazionale delle risorse digitali. [MP]

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